Carmelo Comisi: l’orgoglio disabile scende in piazza
di Filippo Cinquemani
Il senegalese Papi, recentemente, ci ha raccontato com’è vivere una doppia diversità. A seguito di quest’ intervista, ho deciso di contattare Carmelo Comisi, uno degli artefici del Disability Pride Network. Nelle prossime righe, la nostra chiacchierata informale.
Ciao Carmelo, vuoi parlarci un po’ di te e di come nasce il Disability Pride Network?
Prima di trasferirmi a Roma, quando ero ancora residente a Vittoria (in provincia di Ragusa) e consulente per l’accessibilità e i diritti civili del sindaco della mia cittadina, organizzai, nell’estate del 2015, in diversi Comuni della provincia di Ragusa, l’HandyPride, un’iniziativa itinerante fatta di spettacoli per sensibilizzare riguardo alle tematiche trattate dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (cinquanta articoli, accolti da tanti Paesi, che nel 2009 sono diventati in Italia legge dello Stato). A seguito di quest’ iniziativa scopro che negli Stati Uniti esiste una manifestazione dal nome “Disability Pride”. Dopo averli contattati portiamo il Disability Pride prima a Palermo nel 2016, a Napoli nel 2017 e nel 2018 a Roma. Nel 2020 nasce il nostro Network con l’obiettivo di creare un momento di confronto con tutte le realtà che negli anni hanno aderito al Disability Pride Italia. Intanto l’evento inizia ad interessare i media. Su sito di Raiplay è,infatti, presente il Disability Pride del 2020. Nel 2022 la rete nazionale porta il Disability Pride a
Milano e Bologna, quest’anno in tante altre città d’Italia: Torino, Genova, Taranto, Palermo e nuovamente a Roma (il Disability Pride Italia come ogni anno), Milano e Bologna. Ci tengo a precisare che oltre alle manifestazioni annuali che portano i nostri cortei nelle varie città una volta l’anno si svolge anche il Disability Pride Show. Quello di quest’anno si è tenuto lo scorso maggio e
si trova sul nostro canale YouTube.
Sapresti definirmi l’abilismo a parole tue?
Gli atteggiamenti che segregano le persone con disabilità, dalle inadempienze amministrative fino ad
atteggiamenti mentali fatti anche in buona fede.
Puoi parlarci del rapporto del Network con altre realtà associative?
Il Network vuole rappresentare un punto di riferimento per le realtà che decidono di farne parte e adesso stiamo lavorando insieme per realizzare un gruppo politico unito che esprima la volontà del Network nelle occasioni in verranno coinvolti i vari appartenenti. Esprimere una volontà politica non significa però voler costituire un partito politico, ancor meno un partito politico che si occupi esclusivamente di disabilità, questo anche perchè abbiamo come valore l’inclusione, per noi strumento importante per lavorare insieme a tutte le altre realtà emarginate.
Ci vuoi anticipare qualcosa del prossimo Disability Pride a Roma?
E’ previsto per il 23 settembre. Qualche giorno prima, il 19, ci sarà una conferenza stampa in Campidoglio in cui presenteremo ufficialmente il nostro Network, con interventi degli organizzatori dei vari Disability Pride italiani.
Tutte le realtà che vogliono intervenire alla manifestazione e prendere parola all’arrivo del corteo possono contattarci sui social oppure scrivendoci all’indirizzo disabilitypridenetwork@gmail.com
Una frase che vuoi dedicare a tutte le persone con disabilità?
Comprendere che non è la persona con disabilità ad essere sbagliata ma il mondo che la porta a
percepirsi come tale.
Ringrazio Carmelo per la sua disponibilità e per il suo impegno. Un impegno che ha portato un
evento di paese o quasi, a diventare un network che si sta allargando sempre di più!