“Stay human. Africa”. Niger e l’antico problema del colonialismo
di Filippo Cinquemani
E’ di qualche giorno fa, la protesta davanti all’ambasciata francese in Niger con bandiere russe e nigerine. Il recente golpe militare e la sospensione degli aiuti europei sono alla base della protesta. La risposta dell’Europa, o meglio, della Francia? Tolleranza zero verso chi minaccia la Francia e i suoi interessi. I sostenitori della protesta, e quindi del golpe, hanno letto nella risposta francese una dichiarazione di guerra. La situazione, come si comprende, è delicata.
Quando si nominano la Francia e il Niger la prima parola che viene in mente è: colonialismo.
Formalmente, il Niger ha ottenuto l’indipendenza dalla Francia nel 1960, ma possiamo affermare che la Francia non è più nel territorio?
In Niger si parla francese, ma non è l’unico legame dello Stato africano con la Francia. Come negli anni ’70, il Niger garantisce alla Francia manodopera a basso costo, beni materiali e risorse naturali. Ad oggi, molti scavi effettuati nelle miniere di uranio, hanno a capo aziende legate al governo francese. Le compagnie minerarie sono uno dei pochi modi in cui i nigerini possono ottenere un lavoro retribuito. A causa delle radiazioni nelle miniere di uranio, però, molti sviluppano gravi problemi di salute come malattie respiratorie, polmonari e paralisi. La situazione economica è talmente critica che non ci si può nemmeno permettere di partire verso mete che promettono un futuro migliore.
Recentemente pare che in Niger siano comparsi nuovi protagonisti, ovvero la Russia e la Cina. Ecco il motivo della bandiera russa accanto a quella nigerina durante la protesta…
Alla luce dei fatti appena descritti, il Niger si libererà mai dal colonialismo? Qual è la responsabilità del governo francese e di quello europeo riguardo ad un processo di indipendenza mai davvero intrapreso? Gli altri Paesi come si pongono rispetto alla questione? A voi le risposte.
Buongiorno,
sto cercando di contattarvi. Ho riempito il modulo come richiesto ma non trovo il codice. Avete una mail?
Grazie.
Stefano Meriggi
Ciao Stefano,
la nostra email è info@peridirittiumani.com
A presto,
Alessandra
Ciao Stefano,
la nostra email è info@peridirittiumani.com
A presto,
Alessandra
Ciao Stefano,
la nostra email è info@peridirittiumani.com
A presto,
Alessandra