Vado al PRIDE perché…
di Filippo Cinquemani
Quest’anno sono stato, per la prima volta, ad un Pride del Sud, per la precisione a Napoli. Ricordo ancora il mio primo vero Pride a Bologna nel 2012, l’ultimo “nazionale”, il giorno del mio compleanno. Nel frattempo questa manifestazione è cresciuta, nel bene e nel
male, proprio come il sottoscritto. Oggi non è più solo una giornata, ma una settimana di eventi sui temi lgbtqia+ che si svolge, appunto, in varie città d’Italia.
Dal 2012 ho cercato di partecipare a più Pride possibili, sopratutto in città lombarde. Un paio di anni fa si è aggiunto il Disability Pride. La sensazione che si prova è indescrivibile…
Proverò con questo articolo a spiegare perchè ogni anno attendo ansiosamente l’“Onda Pride”, ovvero il calendario dei vari Pride annuali.
Ecco tre ragioni che ho individuato:
- E’ ancora importante la visibilità per la comunità lgbtqia+
Credo che nessuno possa fare valere il diritto al lavoro, ad amare liberamente e alla libera
espressione se non lo facciamo noi stessi. È importante, quindi, mostrare che ci siamo e
chi siamo con ogni strumento. Il quotidiano e la politica testimoniano che anche ciò che
abbiamo conquistato viene continuamente messo in discussione e attaccato (vedi lo stop
alla registrazione all’anagrafe dei figli di coppie omosessuali). - Amo fare festa!
Il Pride per me è la festa della libera espressione. Sono ammesse anche le esagerazioni!
Adoro i visi truccati e felici, la musica, i balli. Negli ultimi anni ho assaporato anche il
piacere di indossare una gonna. La giacca e la cravatta non sono per le feste! - Mi emoziona
In uno di miei primi Pride, un papà di Agedo di circa 80 anni, mi disse: “L’unica cosa che
mi dispiace è che mio figlio non abbia ancora trovato un compagno…”. Mi colpì molto.
Sono proprio i genitori che scendono in piazza orgogliosi dei loro figli ciò che mi ha
sempre commosso di più. Si parla sempre dell’aspetto più folkloristico, ma i tanti genitori,
figli, fratelli, ci mostrano come il movimento lgbtqia+ sia una grande famiglia. Il Pride è la
casa di questa famiglia.
E’ sempre bello partecipare al Pride anche se non sempre si hanno amici con cui andare;
lascia sempre grande euforia, ma anche un velo di tristezza. Vorrei un Pride tutti i giorni. Mi
è capitato di contagiare con il mio entusiasmo anche amici che hanno sempre preso le
distanze dalla manifestazione.
Non sento di voler convicere nessuno a parteciparvi però, se sentite che non fa per voi,
non dovete prendervi necessariamente parte. Ci sono molti modi per rivendicare i propri
diritti, il Pride è solo uno di questi. Se, invece, siete curiosi anche solo un po’, dovreste
esserci non sarete delusi! Vi aspetto al Pride!
Onda Pride 2024
1 giugno: Cuneo, Perugia, Enna, Taranto, Padova, Ferrara, Pavia, Savona
8 giugno: Unione Terre di Castelli, Genova, Siracusa
9 giugno: Venezia
15 giugno: Bergamo, Catania, Roma, Torino, Smarza
16 giugno: Verona
22 giugno: Lecco, Lodi, Palermo, Ancona, Cosenza, Frosinone, La Spezia, Varese,
Vicenza, Siena
29 giugno: Milano, Cagliari, Napoli, Ragusa, Bari, Dolo
6 luglio: Asti, Bologna, Cremona, Lecce, Pescara, Favignana, Taranto, Tortona
13 luglio: Isernia, Belluno
20 luglio: Messina, Caltagirone
27 luglio: Reggio Calabria, Martina Franca, Palagianello
28 luglio: Castellaneta, Manduria
4 agosto: Rimini
31 agosto: Lignano Sabbiadoro
7 settembre: Brescia
14 settembre: Torre del Greco