Quando una ragazza dai capelli rossi sfida i soldati
Sono discordanti le ultimissime notizie riguardanti la liberazione o meno di Ahed Tamimi , la 16enne di Ramallah, divenuta “simbolo della resistenza palestinese” che deve rispondere di 12 capi d’accusa, in seguito alla diffusione di un video, divenuto virale, nel quale colpisce con schiaffi e calci dei soldati israeliani in Cisgiordania.
Questa sarebbe la prova del “crimine” di #AhedTamimi…https://t.co/0bciWzmrfW
Ahed e la cugina – Nour, 20 anni, già incriminata – si avvicinano a due soldati israeliani, li esortano ad andarsene, li spintonano e li prendono a schiaffi. Loro non rispondono alle provocazioni e in seguito sosterranno di essersi trovati in quella zona per impedire ai palestinesi di lanciare pietre contro gli automobilisti israeliani.
Il 19 dicembre scorso la ragazza è stata arrestata a causa di questo episodio, divenendo un simbolo per i palestinesi, che hanno riempito i social media con elogi e parole di sostegno e hanno dato il via a diverse campagne, chiedendo la sua liberazione.
L’accusa, dal canto suo, sta cercando di sgretolare questa immagine di eroina costruita intorno alla sua persona, definendo la ragazza una pedina nelle mani della famiglia, che le chiederebbe di esibirsi in rimostranze sceniche, così da diventare il volto della protesta e raccogliere consensi intorno alla causa.
Con lei in carcere c’è anche la madre Nariman, accusata, tra l’altro, di utilizzare Facebook per “incitare le persone a commettere attacchi terroristici”. L’8 gennaio si terrà la prossima udienza e madre e figlia rimarranno in custodia almeno fino a quella data. I pm hanno chiesto che la detenzione prosegua sino alla fine del processo. In caso di condanna, le attendono diversi anni di prigione.
Chi la difende, sostiene che alla base dell’arresto della minorenne ci sarebbe il fatto che il suo volto sia diventato il simbolo di quella che viene definita la “nuova coraggiosa giovane generazione palestinese”, nel tentativo di tenerla lontana dalle rivolte e dai riflettori per lungo tempo.
Seguiremo la sua vicenda, statene certi!