I migranti a Parigi e il grande freddo
Il fotoreporter Lillo Rizzo – di origini italiane e che vive a Parigi – in questi giorni d’inverno sta documentando la situazione dei migranti nella capitale francese.
Ecco le sue parole e l’appello che rivolge a tutt*.
Associazione per i Diritti umani ringrazia Lillo Rizzo
@LilloRizzo
“URGENTE: è da alcuni gironi, da quando è iniziato il grande freddo, che lavoro sui i più di 200 rifugiati e migranti afgani, sudanesi e liberiani e per la prima volta dopo anni che mi occupo di migranti , ho visto la presenza di una ventina di tibetani, che dormono nelle tende a Porte de la Chapelle e la Canal San Martin a Jaurès.
Sono andato a documentare a Porte de la Chapelle dove la situazione è diventata molto drammatica, non c’è nessuna organizzazione umanitaria presente sul luogo.
Il poco cibo viene distribuito da singoli volontari che abitano nel quartiere e spesso non basta per tutti. Il fatto più grave è che molti si sono ammalati e c’è assolutamente bisogno di medicinali antinfluenzali e antidolorifici, c’è qualche caso di inizio di assideramento c’è bisogno con la massima urgenza di medici volontari per prestare un primo soccorso e anche l’intervento, soprattutto, delle delle associazioni umanitarie per assicurare la distribuzione di pasti caldi almeno due volte al giorno. Servono anche coperte, vestiti, biancheria intima per uomo e scarpe per uomo per affrontare questa grave emergenza umanitaria e dove lo Stato è latitante”.