“Imprese e diritti umani”. Che cos’è una impresa Socialmente responsabile e come si fa a diventarlo
di Cecilia Grillo
La volta scorsa avevamo analizzato insieme l’evoluzione nel tempo del concetto di responsabilità sociale d’impresa a partire dagli anni ‘50 del 900 fino ad oggi, mettendo in luce quelli che sono gli accorgimenti che un’azienda deve mettere in moto per essere effettivamente socialmente responsabile.
Spesso si sente parlare di concetti quali sostenibilità di impresa, responsabilità sociale, regole di due diligence, ma che cosa significano davvero questi termini? Lo vorrei scoprire oggi con voi!
In parole povere, quando si parla di impresa socialmente responsabile si fa riferimento a un’impresa che, oltre a cercare di sviluppare utili per il proprio guadagno, sfrutta la possibilità di ottenere il cosiddetto “bene sociale”.
Per fare chiarezza brevemente, la responsabilità sociale di impresa, secondo anche quanto riportato dalla Commissione Europea, si occupa di coordinare e incentivare le preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese in conformità con le leggi vigenti e il rispetto per le persone, le comunità e l’ambiente.
Il concetto più profondo di responsabilità sociale di impresa (RSI o CSR), che maggiormente si avvicina a quello odierno, è emerso nel Regno Unito negli anni ’90 con l’intento di riflettere le crescenti preoccupazioni pubbliche e governative circa l’impatto delle grandi imprese sulla società e sull’ambiente: le principali aree di interesse della responsabilità di impresa sono state lo sviluppo di comunicazioni di marketing aziendale e il controllo rispetto all’impatto delle operazioni di impresa sulla comunità locale, sui lavoratori e sui loro membri famigliari.
Recentemente l’interesse per la RSI è stato parzialmente integrato dalle pratiche di sostenibiltà che, avendo illuminato il ruolo degli stakeholders e degli investitori aziendali, hanno creato opportunità di incremento del valore aziendale e di riduzione dei costi attraverso l’uso strategico di concetti e pratiche legate alla sostenibilità.
Business sostenibile o impresa sostenibile sono termini che vengono ora utilizzati da aziende che stanno integrando pratiche commerciali sostenibili nelle proprie strategie aziendali, cercando allo stesso tempo di convogliare sia gli interessi degli azionisti che degli stakeholders.
La sostenibilità aziendale è spesso definita come la gestione di un triple bottom line: un processo attraverso il quale le aziende gestiscono i propri rischi finanziari, sociali e ambientali, i propri obblighi e opportunità. Le imprese possono sopravvivere agli shock sia interni che esterni perché sono intimamente connesse a sistemi economici, sociali e ambientali integri: queste aziende creano valore economico in maniera socialmente responsabile e contribuiscono alla formazione di ecosistemi sani e di comunità solide.
Essere una impresa socialmente responsabile e sostenibile, così descritta, sembrerebbe un bel traguardo per il raggiungimento di un equilibrio socio-economico: la responsabilità sociale è diventata sempre più importante per le aziende negli ultimi anni. Che si tratti di dare potere alle donne, tutelare l’ambiente o incrementare i diritti dei lavoratori, tentando di eliminare fenomeni discriminatori, sempre più aziende stanno incorporando la responsabilità sociale nella propria strategia aziendale complessiva.
Vediamo ora insieme per punti quelli che sono alcuni fra i tanti steps che un’impresa può compiere per poter essere considerata social responsible.
Una fase essenziale è quella di planning: la fase di pianificazione degli obiettivi sociali, etici e ambientali che l’impresa intende raggiungere, insieme agli strumenti e alle risorse necessarie per il soddisfacimento delle esigenze del sistema multistakeholder.
Sono fondamentali anche le fasi di accounting e auditing, di raccolta e analisi di informazioni e di indicatori che portano alla formulazione di un piano di miglioramento aziendale: la valutazione delle attività svolte viene monitorata da un auditor, soggetto terzo e indipendente.
In un momento successivo può essere avviato il processo di reporting: una relazione scritta formulata dall’organismo che attua il processo di valutazione e che ha lo scopo di rendere noto alla comunità il comportamento intrapreso dall’azienda e di promuovere un dialogo diretto con la stessa per sviluppare consenso e reciproca fiducia: la licenza a operare, che consiste nel consenso che ogni impresa ottiene da parte del governo, della comunità locale e degli altri stakeholder, per poter condurre la propria attività legittimamente.
Un altro step da tenere in considerazione è rappresentato dalla fase di embedding, che comprende principi sociali e ambientali che l’impresa si è prefissata come obiettivo e che vengono integrati nel sistema di gestione con il coinvolgimento di tutta l’organizzazione aziendale, ad esempio l’obbligo morale che spinge le aziende al rispetto dei valori etici, degli individui, delle comunità e dell’ambiente; l’analisi del costo opportunità rispetto al tempo dedicato dalle risorse umane in cause di tipo etico-sociale, sviluppo di codici etici, etc.
L’impresa, per rispondere ai criteri richiesti di RSI, deve prestare attenzione sempre maggiormente anche alla sostenibilità ambientale, nel rispetto della quale le aziende puntano a soddisfare i bisogni attuali preservando tuttavia le risorse affinché le generazioni future ne possano usufruire.
Infine è di fondamentale importanza il coinvolgimento degli stakeholder, le organizzazioni possono imparare dai clienti, dai dipendenti e dalla comunità circostante. L’impegno non consiste solo nel diffondere messaggi, ma nella comprensione delle posizioni contrastanti, nel trovare un terreno comune e nel coinvolgere le parti interessate nel processo decisionale congiunto.
Attraverso l’applicazione di questi criteri un’impresa può andare verso quello che è l’obiettivo della Responsabilità Sociale, così come viene descritta nel Libro Verde della Commissione Europea: “integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”, è una tensione dell’impresa a soddisfare le aspettative degli innumerevoli stakholders interni ed esterni.