Grande successo di pubblico all’inaugurazione del Festival della Dignità Umana 2018
Grande successo di pubblico all’inaugurazione del Festival della Dignità Umana 2018
con il filosofo Salvatore Natoli
Il Festival della Dignità Umana è stato inaugurato sabato 22 settembre a Borgomanero con l’intervento del filosofo Salvatore Natoli, che è stato seguito da un numeroso e attento pubblico. L’incontro dal titolo “Le ragioni della speranza” è stato presentato da Giannino Piana, membro del comitato organizzativo.
Dopo l’esordio positivo, si ricorda che il festival prosegue questa settimana, con quattro incontri.
Il primo sarà giovedì 27 settembre al Teatro Rosmini di Borgomanero, alle ore 21.00, con “Pacem in terris: costruiamo il futuro” una mediazione teatrale dell’attrice Lucilla Giagnoni sulla “Pacem in terris”, un percorso laico sulle radici del nostro presente, partendo dalle parole di Papa Roncalli.
Di seguito il link per acquistare i biglietti dello spettacolo: https://www.ciaotickets.com/evento/costruiamo-il-futuro-pacem-terris
Venerdì 28 settembre sono previsti due incontri. Il primo sarà a Novara, alle ore 21.00 con Paolo Benanti, frate francescano e studioso di etica delle tecnologie, che interverrà per analizzare il cambiamento prodotto dal mondo digitale sul contesto sociale. Egli partirà dal progetto Bridging the Gap, per trattare di “Innovazione digitale: scenari e nuove politiche per la città”.
Il secondo appuntamento sarà a Torino, alle ore 21.00 presso la Chiesa San Giuseppe, e avrà come relatori Giannino Piana e Paolo Squizzato. La serata, organizzata in collaborazione con Torino Spiritualità, sarà dedicata a “La tentazione e il deserto”, dialogo sul simbolo per eccellenza del male metafisico, il diavolo.
Nel pomeriggio di sabato 29 settembre alla Biblioteca Marazza di Borgomanero si terrà l’ultimo intervento della prima settimana di festival, con Davide Maggi, docente presso l’Università del Piemonte Orientale, dal titolo “Segnali di speranza nel mondo dell’economia”. Egli risponderà ad una semplice e fondamentale domanda: possiamo ancora sperare in un’economia amica della persona?
Il Festival, che fin dalla prima edizione affronta tematiche di forte richiamo sociale quali la diversità (2013-14), il lavoro e la dignità (2015), la povertà (2016), il dono e la gratuità (2017), pone quest’anno il tema “Speranza di futuro” al centro di numerosi incontri, appuntamenti per le scuole, spettacoli teatrali e musicali, testimonianze e incontri con l’autore.
Tra i prossimi ospiti del festival: Aldo Bonomi, Eugenio Borgna, Moni Ovadia, Guido Brivio, Alessandra Cislaghi, Lidia Maggi, Roberto Mancini, Alberto Martinelli, Francesco Remotti, Francesca Rigotti, Luigi Zoja.
Il legame tra la dignità umana e la speranza è molto forte. Non si può infatti parlare di dignità umana se non si fanno anzitutto i conti con la domanda sul senso della vita. La speranza è la risposta esistenziale a questa domanda. Sperare è aprirsi con fiducia al futuro e sentire il bisogno di progettarlo per sé e per gli altri; è impegnarsi a costruirlo mediante le proprie scelte personali e sociali; è credere che il cambiamento è possibile e che è giusto impiegare il proprio tempo e le proprie energie per realizzarlo.
Il perseguimento di questi obiettivi è tuttavia oggi sempre più difficile. La speranza è minacciata da più parti. Il moltiplicarsi dei focolai di violenza e di guerra, la crisi ecologica, le spinte individualiste e corporative, con il venir meno di valori fondamentali quali la partecipazione, la solidarietà e la pace, sono alcuni segnali inquietanti che denunciano uno stato diffuso di malessere. Il futuro è più temuto che atteso, più fatto oggetto di paura che di speranza. A esso si guarda con sgomento, ripiegando, anche a causa del ritmo accelerato del tempo, sul presente. Senza futuro e senza speranza, tuttavia, non c’è storia. La vicenda umana, tanto nelle sue dimensioni personali quanto in quelle sociali, ha bisogno di un respiro che può venire soltanto dalla capacità di saper andare oltre l’immediato, di cogliere i segni positivi che sollecitano la fantasia e l’immaginazione e alimentano la ricerca di vie nuove di sviluppo personale e comunitario. La promozione della dignità umana non può prescindere dalla restituzione a ogni persona di una prospettiva di futuro, risuscitando la speranza laddove è venuta meno e stimolandone la crescita nei vari contesti in cui si svolge la vita quotidiana.
Il Festival della Dignità Umana 2018 è organizzato dall’Associazione Dignità e Lavoro – Cecco Fornara ONLUS (ADL), in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Novara, il CIESSETI di Novara e Vco e il Festival Torino Spiritualità. Il Comitato scientifico è composto da Eugenio Borgna, Gianni Cerutti, Giulia Cogoli, Davide Maggi e Giannino Piana.
L’ingresso al Festival della Dignità Umana è libero fino a esaurimento posti, salvo diversamente indicato.
Per info: www.festivaldignitaumana.com
Facebook – Festival della Dignità Umana – Twitter – @F_dignitaumana