Lettera aperta alla giovane attivista di Sea Watch, Giorgia Linardi
“Cara Giorgia, leggiamo con amarezza e dispiacere i commenti che hanno accompagnato l’articolo che racconta di te. Ci teniamo ed esprimerti la nostra solidarietà e a testimonare che i comaschi non sono solo questi pochi individui impauriti ed infelici che insultano ed esprimono una rabbia che è così forte da accecarli. Como è ben altro, abbiamo tantissime persone in prima linea nella difesa dei diritti umani: professionisti che mettono a disposizione il loro tempo, gente comune che si impegna con grande cuore, gruppi interreligiosi che, superiori alle divisioni, si uniscono per un messaggio comune di solidarietà e speranza e giovani persone come te, di cui siamo orgogliosi – continua la lettera appello sotto alla quale si allineano da giorni molti messaggi di solidarietà e firme di intellettuali, giornalisti, volontari e semplici cittadini – C’è, è evidente, una città chiusa e spaventata che vorrebbe costruire muri, ma ce n’è un‘altra che magari ha meno interesse ad urlare sui social perché spende il proprio tempo in altro modo. Non siamo pochi, restiamo uniti…restiamo umani. Un abbraccio”.
Questa la lettera-appello di ‘Como accoglie’, Ong che si occupa di migranti, a sostegno di Giorgia Linardi, 28 anni, comasca, portavoce italiana di Sea Watch, una delle navi delle Ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo.
Giorgia è diventata bersaglio degli haters sui social dopo che la sua immagine è comparsa nelle numerose dirette in cui testimoniava delle condizioni dei migranti in cerca di uno sbarco sicuro. Contro la ragazza, come denuncia anche il sito Comozero, sono partiti insulti sessisti e minacce.
“Como senza frontiere”, l’associazione di volontariato che un anno fa organizzò una manifestazione dopo l’irruzione di militanti di destra in una sala dove era in corso una riunione sull’accoglienza ai migranti, si mobilita in sua difesa. E noi ci uniamo a queste parole importanti, chiedendo a tutte e a tutti di fare rete.