Cittadinanzattiva: promozione e tutela dei diritti dei cittadini. Intervista ad Antonio Gaudioso sul Tribunale del malato
Associazione Per i Diritti umani ha intervistato, per voi, Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva, promozione e tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori, in Italia e in Europa.
Ringraziamo tantissimo Antonio Gaudioso.
A cura di Alessandra Montesanto
Per chi non lo sapesse, vuole speigarci cosa sono “Cittadinanzattiva” e “Il tribunale del malato”?
Cittadinanzattiva è un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove l’attivismo dei cittadini perla tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza. Cittadinanzattiva si occupa di: salute, con il Tribunale per i Diritti del Malato e il Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC); politiche dei consumatori e servizi di pubblica utilità, con i Procuratori dei cittadini.;giustizia,, con Giustizia per i diritti; scuola, con la Scuola di cittadinanza attiva; cittadinanza europea, con Active Citizenship Network; valutazione della qualità dei servizi dal punto di vista dei cittadini, con l’Agenzia di valutazione civica.
Ma anche, più in generale, di riforma delle istituzioni, trasparenza delle amministrazioni, lotta alla corruzione e agli sprechi, salute e ambiente, vivibilità e decoro urbano, cittadinanza d’impresa.
Il vostro operato sopperisce a qualche vuoto istituzionale?
La nostra missione fa riferimento all’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, proposto proprio da noi e recepito nella riforma costituzionale del 2001. L’articolo 118 riconosce l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e, sulla base del principio di sussidiarietà, prevede per le istituzioni l’obbligo di favorire i cittadini attivi. La parola d’ordine di Cittadinanzattiva è “perché non accada ad altri”: il nostro ruolo è denunciare carenze, soprusi, inadempienze, e agire per prevenirne il ripetersi mediante il cambiamento della realtà, dei comportamenti, la promozione di nuove politiche, l’applicazione delle leggi e del diritto. Siamo convinti che “fare i cittadini sia il modo migliore di esserlo”, cioè che l’azione dei cittadini consapevoli dei propri poteri e delle proprie responsabilità sia un modo per far crescere la nostra democrazia, tutelare i diritti e promuovere la cura quotidiana dei beni comuni.
E’ vero che il SSN è carente e che, spesso, i cittadini si devono rivolgere a strutture private o semiprivate? E per i cittadini meno abbienti, quali sono le prospettive?
Il Servizio sanitario nazionale è un’eccellenza del nostro Paese, che tutti ci invidiano a livello europeo e mondiale. A 40 anni dalla sua istituzione, emergono però importanti criticità alle quali ancora non si riescono a dare risposte sufficienti: liste di attesa troppo lunghe, difficoltà di accesso alle cure per costi insostenibili per le famiglie, sempre più impoverite negli ultimi anni, differenze territoriali nell’accesso ai servizi, carenze sul territorio. Il rischio, che in molti casi è già realtà, è che ci siano cittadini di serie A, perché vivono in territori che rispondono adeguatamente alle loro necessità dal punto di vista socio-sanitario o perché hanno le risorse economiche per curarsi anche in privato, e cittadini di serie B, in gravi difficoltà perché non supportati sul loro territorio di residenza e non in grado di pagarsi le cure di tasca propria. Bisogna lavorare perché a tutti siano garantiti gli stessi diritti e perché il SSN continui a poggiare sui tre principi fondanti dell’universalità, equità e solidarietà.
I pazienti stranieri senza privi del permesso di soggiorno, a chi possono rivolgersi per ottenere le cure necessarie?
I cittadini stranieri non appartenenti all’UE presenti sul territorio nazionale ma privi di titolo di soggiorno hanno diritto ad accedere alle cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o essenziali presso le strutture pubbliche ed accreditate ed ai programmi di medicina preventiva (Art. 35 D.Lgs 286/98 “Testo unico sull’immigrazione”).
La legge assicura in particolare: la tutela sociale della gravidanza e della maternità; la tutela della salute del minore, le vaccinazioni e gli interventi di profilassi internazionale, la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive. Per accedere a tali cure e servizi è sufficiente richiedere il rilascio della tessera STP (straniero temporaneamente soggiornante), valida per sei mesi e rinnovabile di semestre in semestre se sussiste un bisogno di cure certificato dal medico STP.
La procedura STP si attiva al momento del primo accesso presso un presidio ospedaliero di primo e diretto accesso (ambulatorio dedicato STP, presidio ospedaliero in regime di ricovero, consultorio familiare, centro vaccinale, Sert, pronto soccorso). Il codice STP è valido su tutto il territorio nazionale ed identifica l’assistito per tutte le prestazioni erogabili. Per il rilascio della tessera basta rivolgersi all’ ufficio anagrafe del Distretto Sanitario, dove è sufficiente dichiarare le proprie generalità, anche senza dover esibire il documento di identità, e sottoscrivere una dichiarazione di indigenza.
E’ importante infine ricordare che l’accesso alle strutture sanitarie da parte di un cittadino straniero privo di titolo di soggiorno non può comportare alcuna segnalazione all’autorità, salvo i casi in cui sussista obbligo di referto a parità di condizioni con i cittadini italiani.
Avete redatto anche LE CARTE DEI DIRITTI: ci può fare qualche esempio?
Sicuramente una delle nostre iniziative più importanti è stata la promozione della Carta europea dei diritti del malato. Essa è il risultato di un lavoro congiunto tra il Tribunale per i Diritti del Malato e 15 organizzazioni civiche partner della rete europea di Cittadinanzattiva, Active citizenship network. Elaborata nel 2002, si è basata sia sulla esperienza del Tribunale per i diritti del malato ed in particolare sulle precedenti Carte per i diritti del malato promulgate in Italia, a livello nazionale, regionale e locale, sia sulla Carta Europea dei diritti Fondamentali. La Carta Europea raggruppa i diritti inalienabili del paziente che ogni paese dell’Unione Europea dovrebbe tutelare e garantire.
Da questa discende la promozione di altre importanti Carte da noi promosse: la Carta dei diritti contro il dolore inutile, la Carta della qualità della farmacia, solo per fare alcuni esempi.