Nicola Gratteri: finalista al Nobel per la sostenibilità. Autorizzate le riprese del maxi processo che lo vede impegnato contro i clan del Vibonese.
Lo scorso 13 marzo 2021 sono state autorizzate dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia, con alcune “prescrizioni”, le riprese audiovisive del maxiprocesso Scott-Rinascita scaturito dall’indagine della Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, contro i clan del Vibonese in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme.
Le riprese potranno essere fatte, dalle testate che ne hanno fatto richiesta e che sono elencate nel provvedimento, ma
solo con telecamere fisse. Inoltre è stato fatto divieto alle emittenti Tv e alle testate giornalistiche di poterle trasmettere prima della lettura del dispositivo della sentenza del maxiprocesso. Nelle more dell’emissione della sentenza è stata autorizzata solo la divulgazione di immagini o brevi video privi di audio al fine di realizzare servizi di cronaca giudiziaria.
Alla base della decisione di non rendere possibile la divulgazione delle riprese audiovisive prima della sentenza è
stata spiegata con la necessità di «garantire l’assoluta genuinità della prova». Il processo vede imputate più di 300 persone ed è prevista l’escussione di duemila testimoni fra accusa e difesa. La sentenza, secondo le più rosee previsioni dovrà essere emessa nel 2023. Si dovrà attendere fino ad allora quindi per la trasmissione delle immagini riprese nel corso del processo.
Inoltre, un’ultima, buona notizia: il procuratore Nicola Gratteri è finalista insieme ad altre quattro personalità del concorso internazionale Win Win Gothenburg Sustainability Award, una sorta di premio Nobel della sostenibilità promosso dal Comune di Göteborg e da undici entità e aziende industriali svedesi. Quest’anno il premio evidenzia come la “lotta contro la corruzione sia una condizione necessaria per uno sviluppo globale e sostenibile” e Nicola Gratteri è tra i 5 finalisti selezionati fra 64 nominativi di 34 paesi per il suo impegno alla lotta contro la ‘Ndrangheta e per “la sua determinazione nel mettere la sicurezza collettiva davanti alla sua sicurezza personale”.