Proteste in Ecuador: l’accordo raggiunto tra governo e popoli indigeni
di Maddalena Formica
Per più di due settimane l’Ecuador è stato teatro di imponenti manifestazioni contro il governo del Paese, ad oggi guidato dal conservatore Guillermo Lasso.
Protagonisti di questi eventi sono stati in particolare i popoli indigeni, raggruppati e coordinati dalla Confederación de Nacionalidades Indígenas del Ecuador (CONAIE), la prima organizzazione ad avere indetto uno sciopero il 13 giugno 2022.
Gli scioperi e le manifestazioni, che si sono conclusi il 30 giugno, avevano come obiettivo quello di sollecitare un intervento del governo su alcuni temi già portati all’attenzione dalla CONAIE negli ultimi anni.
Tra questi in particolare si domandava un intervento statale per bloccare il prezzo dei carburanti e dei beni di prima necessità, ma è stata avanzata anche la richiesta di nuove politiche in materia di sanità, istruzione e agricoltura e di misure più efficaci per lottare contro la povertà e la disoccupazione in un Paese già profondamente colpito da una crisi economica e di sicurezza.
Per cercare di arginare le manifestazioni, il Presidente Lasso ha imposto in diverse province lo stato di emergenza mentre una mozione per destituirlo è stata nel frattempo infruttuosamente presentata dall’opposizione. Ad oggi si calcola che negli scontri con la polizia almeno cinque persone hanno perso la vita, mentre numerosi manifestanti sono rimasti feriti o sono stati arrestati.
Queste vicende che hanno profondamente scosso il Paese, iniziate grazie alle azioni dei popoli indigeni e rapidamente divenute una mobilitazione a livello nazionale, si sono ufficialmente concluse il 1° luglio grazie al raggiungimento di un accordo tra CONAIE e governo, adottato con la mediazione della Chiesa. In forza di tale accordo, è stata prevista, tra le differenti misure, una riduzione di 15 centesimi a gallone di benzina mentre lo stato di emergenza è stato revocato. È stato inoltre fissato un termine di novanta giorni per proseguire il dialogo tra le parti protagoniste di queste settimane.