Il giardino di luce
Progetto a cura di Jorida Dervishi Mbroci
Content creator: Boris Maretto
In un villaggio nascosto tra le colline, dove il tempo sembrava scorrere più lentamente, viveva una ragazza di nome Azzurra. Fin da piccola, aveva sentito parlare di un giardino segreto, nascosto da una fitta vegetazione, che nessuno osava esplorare. Si diceva che quel giardino fosse un luogo magico, dove chiunque fosse entrato con il cuore puro avrebbe trovato una fonte di luce che esaudiva un desiderio.
Azzurra, cresciuta con la curiosità di scoprire il mondo oltre il suo villaggio, non poteva fare a meno di pensare a quel luogo misterioso. Una mattina, dopo aver riflettuto a lungo, decise che era arrivato il momento di affrontare l’ignoto. Si incamminò nel bosco, tra rovi e sentieri poco battuti, finché non trovò finalmente una piccola porta di legno, coperta da rampicanti.
Aprì la porta e un’ondata di profumo dolce e fresco la accolse. Il giardino che si rivelò davanti ai suoi occhi era diverso da ogni altro che avesse mai visto. Non c’erano fiori colorati, ma piante che brillavano come stelle nel cielo notturno. In mezzo al giardino, una fontana di pietra emanava una luce calda, come se la stessa luce del sole fosse stata intrappolata dentro. Al suo interno non c’era acqua, ma una sostanza luminosa che danzava come se avesse vita propria, vibando in modo misterioso.
Azzurra si avvicinò lentamente, quasi timorosa, e si chinò sopra la fontana. Con una voce sussurrante, esprime il suo desiderio: “Vorrei vedere il mondo, scoprire cosa c’è oltre le montagne, oltre il mare.”
Non appena finì di parlare, la luce della fontana aumentò d’intensità e una voce profonda, calma e misteriosa risuonò nell’aria: “Il mondo è vasto, ma per vederlo davvero, devi guardare con gli occhi del cuore.”
Azzurra chiuse gli occhi, confusa. Quando li riaprì, il giardino era sparito. Al suo posto si trovava un lungo sentiero che si perdeva all’orizzonte, attraversando colline e valli che non aveva mai visto. Era come se la terra stessa l’avesse invitata a partire, a scoprire un nuovo mondo.
Con il cuore colmo di emozione e una strana sensazione di eccitazione, Azzurra si incamminò lungo quel cammino. Ogni passo che faceva sembrava portarla più lontano, eppure più vicina alla sua vera essenza. Non sapeva dove la strada l’avrebbe condotta, ma sentiva che il viaggio era appena iniziato.
Mentre camminava, le sue paure e i suoi sogni cominciavano a fondersi in qualcosa di nuovo, un misto di speranza e di incertezze. Ogni passo la portava a un nuovo inizio, a una nuova scoperta, come se il mondo fosse tutto da creare. Il suo cuore batteva forte, ma sapeva che ogni risposta sarebbe arrivata solo con il tempo.
E così, mentre il sentiero si perdeva all’orizzonte, Azzurra non smetteva di camminare. Perché sapeva che la vera luce non era quella della fontana, ma quella che avrebbe trovato dentro di sé, lungo il cammino.
Continua…