L’oftalmologa namibiana Helena Ndume vince il Nelson Mandela Award
Monica Macchi
Questo premio riconosce i meriti di chi promuove i principi delle Nazioni Unite omaggiando Nelson Mandela e le sue eredità di riconciliazione, transizioni politiche e trasformazioni sociali. Quest’anno è andato a Helena Ndume, un’oftalmologa nata a Tsumeb, in Namibia, che a soli 15 anni si è unita al movimento di liberazione che ha portato all’indipendenza del Paese, ed è dovuta vivere in Zambia, Gambia e Angola prima di laurearsi in medicina a Lipsia. Fra il 2001 e il 2007 è stata vice-Presidente della Croce Rossa namibiana, nel 2004 è diventata Gran Commendatore della Namibia e nel 2009 è stata premiata per la terapia contro la cataratta, la principale responsabile della cecità in Namibia. Il suo mantra è che “Non puoi definirti un paese progressista, se hai ancora gente cieca per la cataratta, che oggi è facilmente curabile con una semplice procedura chirurgica”: per questo Ndume è una volontaria di SEE International che dal 1995 ha garantito più di 300 interventi riabilitativi gratuiti. E il premio ha ampliato i suoi progetti: infatti quest’estate verrà attivata una collaborazione con la Fondazione Dikembe nella Repubblica Democratica del Congo.
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