Vita Activa- The spirit of Hannah Arendt
di Marzia Devoto
Il film – presentato al FDU di Milano – scritto e diretto da ADA USHPIZ, documenta in maniera vivace e stimolante con la sua abbondanza di materiali d’archivio, l’animo di una delle più note filosofe e intellettuali del XX sec.
Una carrellata d’interviste rivolte a coloro che l’hanno conosciuta profondamente, che ne hanno studiato e analizzato il pensiero e che più o meno criticamente hanno riflettuto e riflettono tuttora su di lei, sul patrimonio intellettuale che ha lasciato.
Ricapitolando, H. Arendt (1906-1975) è stata filosofa, storica e scrittrice tedesca naturalizzata statunitense. La privazione dei diritti civili e la persecuzione subita in Germania a partire dal 1933 a causa delle sue origini ebraiche, unitamente alla sua breve carcerazione, contribuirono a far maturare in lei la decisione di emigrare. Il regime nazista le ritirò la cittadinanza nel 1937 e rimase quindi apolide fino al 1951, anno in cui ottenne la cittadinanza statunitense.
Scrisse sulle origini del totalitarismo, sulla condizione umana da cui nasce il testo Vita Activa, di libertà e autoritarismo, numerosi gli scritti indicativi e fondamentali sulla filosofia politica, sulla visione del mondo, sul pluralismo e sulla diversità.
Fu allieva di Heidegger e sua prediletta, legata a Karl Jasper da un amicizia profonda, e nel film la connotazione della sua vita privata emerge in modo significativa rispetto alla trasmissione delle sue riflessioni.
Il film nel contesto dei diritti umani trova la sua importanza proprio rispetto ad alcuni fulcri di pensiero della Arendt, soprattutto nell’ambito dei diritti dei rifugiati, così come nell’analisi delle responsabilità e colpe nel contesto del nazismo.
La sua figura ha vissuto nella controversia, “grazie” alla capacità del suo straordinario pensiero di superare i confine retorici del pensiero stesso, applicato ad una sensibile intelligenza umana: la sua tesi sul genocidio – in relazione al popolo ebraico – eviscera con spontaneità di pensiero che l’oggetto del genocidio in se non è rappresentato dagli ebrei unicamente per volontà intenzionale.
Gli ebrei, il cui profilo storico di eterni perseguitati in cerca di un rifugio, non sono che la scusa anteposta a un problema più importante e gravoso di difficile accettazione: la volontà insita negli esseri umani, in certo senso inspiegabile, di autodistruggere se stessi, il proprio genere.
Gli Ebrei, i campi di sterminio non sono che la logica conseguenza di questa intenzione.
E’ evidente quanto sia complesso in primo luogo psicologicamente, rapportare la propria coscienza di individui con tale tesi, in quanto ciò lascia uno spazio di possibilità inaudite alla perpetuazione degli orrori, quasi come se tutto fosse possibile e dunque legittimato a verificarsi.
Ma è proprio in questo spazio – gap logico – che la Arednt intravede la mostruosità.
La scomunica da parte degli ebrei nei confronti della Arendt è la risposta alla sua analisi: il passo è brevissimo al fraintendimento… quasi avesse voluto ridurre la portata degli eventi in se e da qui ne consegue il senso s della Banalità del male – saggio del 1961 sulle 120 sedute del processo al gerarca nazista Adolf Eichmann.
Attraverso l’ausilio del pensiero profondo, capace di scandagliare l’impensabile, è possibile risalire alle origini e trovare (forse) risposte adeguate, non fini a se stesse portartici di pena e retorica, ma proiettate verso una crescita evolutiva dell’essere umano.
Questo sostiene Hannah Arendt quando scrive Vita Activa…STOP and THINK !
L’abilità nella stesura del soggetto e nella sceneggiatura offrono una chiara comprensione delle sue tesi; un abile palleggio tra i fatti storici messi in evidenza in cui la vita stessa di Hannah si muove, le interviste e lo scambio epistolare tra lei, Heidegger, Jasper e Blucher, sono il respiro profondo che rende Hannah Arednt una libera pensatrice, fuori da ogni categoria, politica, genere.
L’ho visto, mi è piaciuto tantissimo. traccia un parallelo tra il nazismo e la situazione dei migranti odierna
Grazie mille per il suo riscontro!