Una giornata per la lotta al disagio giovanile
L’Associazione per i Diritti umani è molto d’accordo con Claudia! (che ringraziamo) e sostiene la sua battaglia.
Leggete qui…se volete…
Una giornata per la lotta al disagio giovanile. È la proposta di Claudia, una ragazza impegnata nella prevenzione del disagio giovanile nelle scuole.
Di seguito la sua lettera:
Ciao,
mi chiamo Claudia e voglio raccontarvi la mia storia.
Dopo aver incontrato varie difficoltà e aver sofferto a causa del bullismo, ho intrapreso una lunga battaglia per contrastare il disagio giovanile.
Purtroppo sono molti gli adolescenti vittime di bullismo, solitudine, autolesionismo, DCA o cyberbullismo che si sentono soli, ma non ci sono servizi idonei a cui rivolgersi per ricevere aiuto o ascolto. A volte, anche se questi servizi esistono, i giovani esitano nel contattarli per paura del pregiudizio o di sentirsi sbagliati. Ma nessuno è sbagliato.
Ora mi occupo di fare prevenzione all’interno delle scuole e ho notato che sono molti i ragazzi a soffrire di disagio giovanile, ma le loro famiglie, spesso, non se ne accorgono. È da qui che cerco di partire con il mio lavoro.
Voglio insegnare che nessuno è sbagliato, che tutti abbiamo qualcosa che ci rende speciali. È nell’individualità che dobbiamo puntare. Ognuno di noi ha qualcosa di unico che lo rende tale. Bisogna Imparare ad amarsi, a essere se stessi e a non adeguarsi al gruppo. Dalle esperienze negative c’è sempre qualcosa da imparare, e solo raccontandole possiamo essere d’esempio o di conforto per qualcuno. Io mi sono rialzata dalle mie cadute e voglio far capire che lo può fare chiunque, trovando sempre qualcosa di positivo in tutto quello che ci accade.
Sono convinta che attraverso l’educazione e l’insegnamento dell’empatia si possa contrastare il disagio giovanile in tutte le sue forme.
Per aiutare tutti questi adolescenti ho avviato un’iniziativa per istituire “una giornata per la lotta al disagio giovanile”, per creare un coordinamento nazionale in merito e raccogliere i fondi necessari per la creazione di servizi idonei. Le iniziative a livello nazionale sono molte, ma c’è bisogno di un’azione collettiva, guidata e concreta. Purtroppo è difficile, c’è poca attenzione in merito, ma non mi abbatto… Bisogna farlo per chi ancora sta soffrendo… O almeno provarci.
Come dico sempre: siamo tutti nati per lottare e per vincere…
Qualunque battaglia sia!
Cosa ne pensi? Sei d’accordo con la proposta di Claudia? Se hai bisogno di ulteriori informazioni sul suo progetto, puoi scriverle una mail a disagio.giovanile@libero.it.