Negata la Prima Comunione ad un bambino speciale
“Chi è Don Romeo?….Dona il tuo 8×1000 alla Chiesa Cattolica”, più o meno questo il testo dello spot pubblicitario che imperversa in televisione e sugli altri canali di informazione, ma un’informazione, oggi, la diamo noi.
Andrea è un bambino di 10 anni, affetto da una forma di disabilità cognitiva, che lo rende piuttosto vivace e che gli crea difficoltà nella comprensione e nella disciplina. Andrea, il prossimo 21 maggio, avrebbe dovuto ricevere il sacramento della Prima Comunione presso la Parrocchia SS. Trinità di Binzago (Monza e Brianza). Diciamo “avrebbe” perchè ad Andrea è stata vietata questa esperienza esistenziale e spirituale.
Sabato scorso il papà di Andrea vede, per caso, i compagni di suo figlio entrare in chiesa per effettuare le prove della cerimonia: dice, quindi, alla moglie di telefonare per capire come mai il loro figlio non sia stato chiamato. La mamma di Andrea si reca dal sacerdote il quale inizia con l’affermare che Andrea non farà la Comunione perchè, durante l’anno, non ha frequentato il catechismo e lui e i suoi genitori non hanno seguito spesso la Messa. In realtà, proprio i catechisti avevano consigliato ai genitori del bambino di non fargli frequentare il catechismo perchè lui non avrebbe potuto seguire bene le lezioni e avrebbe disturbato gli altri bambini; inoltre, i genitori di Andrea lavorano tutto il giorno (anche nel week end) e, nel poco tempo libero a loro disposizione, si occupano del figlio, accompagnandolo – come anche i bravissimi nonni – a scuola, alle attività sportive per lui necessarie e dagli specialisti che lo stanno seguendo.
Andrea frequenta, infatti, la quarta elementare in una scuola pubblica e ottiene risultati, frequenta un corso di atletica e un rinomato centro di Seregno per la psicomotricità e tutto ciò che gli può essere d’aiuto per diventare sempre più autonomo.
Dopo l’insistenza della mamma nel capire dal prete perchè proprio a suo figlio fosse negata la possibilità di condividere con i suoi compagni il momento, importante, della Prima Comunione, Don Romeo Cazzaniga ha continuato rispondendole che quello è, appunto, un momento profondo e che va affrontato con consapevolezza…Forse l’anno prossimo, con un percorso adeguato. Certo, a essere rigidi e dogmatici è così anche se la Prima Comunione Andrea avrebbe dovuto farla tra poche settimane e il sacerdote avrebbe potuto proporre il percorso adatto a lui durante questi mesi. Qui si sta parlando di un bambino speciale, che più di altri ha bisogno di essere inserito (e non escluso) in un rito sociale e religioso, consapevole o no del significato che molti adulti e bimbi sani non sono in grado di cogliere!
Ma non è finito qui: perchè sempre la madre di Andrea, donna di grande forza e coraggio e li sì incarnazione dei valori di Maria Madre di Gesù, ha smontato le scuse più o meno dottrinali del suo interlocutore e, a quel punto, il sacerdote le ha detto una frase che suona così: “Ma lei si ricorda il ‘cinema’ “- ha usato questa parola – che ha fatto suo figlio quando lo avete portato a Messa?”. Ecco la verità: Andrea è un bambino che può dare fastidio, secondo il “sacerdote, prete, parroco”, Andrea disturba, Andrea non è degno di stare con gli altri in un momento così sacro.
Noi pensiamo che sia sacro il diritto di Andrea e di tutti i bambini in difficoltà di essere accolti e inclusi, di essere accompagnati e guidati da persone adulte intelligenti, di far parte della nostra società nel miglior modo possibile, di NON essere vittime di pregiudizi e discriminazioni in nome (e questo è l’aspetto più grave) di una chiusura mentale distorta da una visione gretta anche della religione, ne abbiamo già abbastanza nella società laica…
Ci chiediamo se questa decisione sia una decisione arbitraria che riguarda solo Romeo Cazzaniga, oppure sia diffusa e, purtroppo, stando alle informazioni che abbiamo raccolto, pare che valga la seconda ipotesi.
Noi abbiamo già scritto in merito alla questione alla Curia di Milano e attendiamo al più presto una risposta; ci stiamo rivolgendo ai parroci delle altre diocesi della zona in cui vivono Andrea e la sua famiglia; ma invieremo questo comunicato-articolo anche a tutte le testate giornalistiche, perchè bisogna denunciare, bisogna proteggere le persone più deboli, bisogna alzare la voce. In nome di Dio, quello che ci insegna la compassione (“patire con”, mettersi nei panni degli altri e capire la loro sofferenza), la pìetas, l’Amore, quello vero e non ammantato di ipocrisia.
Ma le cose sono proprio andate così? Ma!….
Ho un figlio disabile e la mia esperienza è molto diversa, pur con preti che non sono gegni e particolarmente sensibili. Così almeno è stato per me ma anche per altre famiglie che con me condividono l’avere un figlio speciale.
Ho molti dubbi sull’autenticità dei fatti così come sono presentati.
Spero per Andrea che i suoi genitori non siano di quelli che invece di cercare il suo bene cercano invece di fare i giustizieri perché si sentono vittime di ingiustizie che non ci sono e che devono ancora imparare a voler più bene e a volersi più bene.
Quando ho visto genitori di ragazzi speciali prendere la strada delle polemiche e delle accuse attraverso i socia non ho mai visto niente di buono.
Sì, sono andate così. Ma se ci saranno notizie positive, come si spera, ne daremo notizia. Per fortuna non sono tutti così…
Sono della parrocchia di Binzago e conosco la situazione e le persone coinvolte. Probabilmente, chi vi ha dato queste informazioni, non ve le scriverebbe oggi nello stesso modo, perché si è reso conto di aver omesso molte altre verità sostanziali.
E, intanto, vi do una notizia vera: finalmente ieri la mamma ha avuto il tempo di avere un colloquio con don Romeo per un paio d’ore e la questione si è risolta cordialmente. Andrea farà la comunione il 21 maggio coi suoi coetanei e siamo certi che sarà un momento di gioia per lui, la sua famiglia e tutta la comunità cristiana.
L’altra notizia vera: il mostro che avete sbattuto in prima pagina senza interpellarlo (don Romeo), è uomo di estrema carità cristiana e misericordia, motivo per cui avrebbe potuto difendersi dalle accuse di questi giorni, ma non lo ha fatto.
Abbiamo dato la notizia dell’incontro della mamma di Andrea con Don Romeo e dell’evoluzione positiva della situazione. Noi scriviamo solo ed esclusivamente la verità, senza omissioni. Come scrive lei, “finalmente” la mamma di Andrea solo ieri ha avuto l’opportunità di parlare con Don Romeo, il quale avrebbe dovuto parlarle molto prima. Libero il don di scriverci e di esprimere le proprie opinioni, apertamente.
E dove avete dato la notizia dell’incontro della mamma di Andrea con don Romeo? Qui non la vedo. Chissà se davvero scrivete solo la verità…
Noi scriviamo SOLO verità! Su tutti i nostri social c’è la notizia: FB, Twitter, Google+. Controllate, controllate pure.
E domenica 21, se i genitori di Andrea vorranno, pubblicheremo QUI le foto della sua Prima Comunione.